Chi è stato Hans Schäfer? Tante cose, ma soprattutto era il più vecchio campione del mondo del 1954 ancora in vita, con i suoi 90 anni e la sua Coppa vinta con la Germania Ovest. Il giocatore del Colonia, considerato negli anni Cinquanta una delle migliori ali sinistre del pianeta, fu infatti fra i protagonisti del miracolo di Berna contro la Grande Ungheria. Al di là dell’incredibile sfortuna degli ungheresi, delle parate di Turek e dell’aspetto doping, che ai tempi nemmeno veniva cercato (se è per questo nemmeno oggi, nonostante si giochino 70 partite a stagione senza risparmiarsi), le basi del miracolo erano state create azzoppando Puskas, ad opera di Liebrich, due settimane prima, nell’incontro del girone vinto 8-3 dagli ungheresi. Ma anche mezzo Puskas sarebbe stato sufficiente alla squadra di Sebes se i tedeschi non avessero tirato fuori una prova eccezionale, ribellandosi allo 0-2 di Puskas e Czibor dopo 8 minuti e facendo appello ad un orgoglio nazionalistico che non era stato piegato dalla guerra persa e dai durissimi anni della ricostruzione. La stella del Colonia fu uno dei migliori, risultando decisivo in due dei tre gol della squadra di Herberger: quello dell’1-2 già al 10′, con un cross rasoterra per Morlock bravo a sfruttare un’incertezza di Zakarias e poi quello del 3-2 a 6 minuti dalla fine. Fu infatti proprio Schäfer a strappare il pallone a Boszik, a ripartire e a buttarla in mezzo: rimpallo e Rahn se la aggiustò per un sinistro dal limite dell’area che è rimasto nella leggenda. Harald ‘Toni’ Schumacher, due volte finalista mondiale nel 1982 e nel 1986 e attuale vicepresidente del Colonia, ha ricordato Schäfer così: “Da noi sono passati diversi grandi giocatori, ma Schafer è il più grande perché lui nel miracolo di Berna c’era”. Fra l’altro arrivava da un altro miracolo, forse ancora più grosso: quello di rimanere vivo. Classe 1927 e nativo della periferia di Colonia, non riuscì ad imboscarsi grazie al talento calcistico come era riuscito ad altri: fu arruolato nel 1943 e si salvò più volte, dimenticandosi del calcio. Sarebbe ritornato in campo nel 1948, disputando altri due Mondiali dopo quello della gloria eterna. L’unico campione del 1954 ancora in vita è adesso l’ottantacinquenne Horst Eckel, centrocampista e consulente del bel film del 2003 di Sönke Wortmann sul miracolo di Berna.
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